Psicologia

Non serve a niente una porta chiusa: la tristezza non può uscire e l’allegria non può entrare.

L. Sepulveda

Nel mio percorso formativo (gli anni universitari, il master e il tirocinio post lauream, alcuni percorsi personali, le esperienze lavorative, i viaggi e ora la scuola di psicoterapia gestaltista) ho potuto finora attingere a diversi autori e scuole di pensiero, a partire, ad esempio, dalla psicologia umanistica di Rogers, Maslow e Gordon, fino all’etnoclinica di Nathan, attraverso i testi e i riferimenti di Jung, Jodorowsky, Assaggioli, Lattuada… Lo studio e la conoscenza diretta di alcune pratiche di cura tradizionali andine e brasiliane arricchiscono inoltre, immensamente, il mio bagaglio.

La mia modalità di lavoro tiene assieme, quindi, diversi sguardi e strumenti, che spaziano dal colloquio, all’utilizzo della narrazione e delle storie, della pittura, della meditazione, di tecniche di respirazione, del movimento corporeo, ecc.

L’incontro con l’Altro, per me, è sempre rivolto alla costruzione di una relazione di fiducia, basata sull’ascolto profondo, l’empatia, l’astensione dal giudizio, la responsabilità, il rispetto e la promozione della libertà individuale.

Sono iscritta all’Albo degli Psicologi del Veneto con il numero 9274.

Sono socia SIPCO, Società Italiana Psicologi di Comunità.